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CULTURA E SOCIETA`

Gestire il bilancio familiare. Essere efficaci si puo`.

Una breve guida

Ci sono diversi metodi per  gestire al meglio il bilancio familiare, tuttavia seguendo alcuni espedienti è possibile farlo liberamente: si parte dalla realizzazione di un libro contabile dove indicare le spese essenziali e quelle che invece si possono tranquillamente eliminare così da risparmiare senza fatica.

Il punto di partenza , sarà quello di fissare un plafond da non superare  così da evitare di andare in difficoltà prima del pagamento dello stipendio del mese successivo. Per risparmiare e gestire al meglio il bilancio familiare possiamo provare a rispettare le seguenti regole:

  1. la metà del budget mensile  deve essere impiegato per le spese essenziali. Con queste si intendono le spese per l’affitto o della rata del mutuo, ma anche le bollette, le spese di trasporto per andare a lavoro , l’acquisto di alimenti e tutte le altre spese inderogabili delle quali non si può fare a meno; se il tasso di interesse del mutuo sembra alto lo si può negoziare con la propria banca oppure chiedere una surroga ad altro Istituto di Credito;  una parte della liquidità a disposizione (20%)  dovrebbe essere risparmiato, oppure destinato all’investimento e al raggiungimento di determinati obiettivi finanziari. Investimento che deve tener conto del profilo di rischio, obiettivi e orizzonte temporale. Il prodotto ideale potrebbe essere il piano di accumulo mensile (pac) con scadenza pluriennale (all`occorrenza si può sospendere) su un Fondo comune di investimento.
  2. La parte che rimane  dovrebbe essere utilizzata per le spese accessorie, come ad esempio la cena al ristorante, l’abbonamento per la palestra, o  l’acquisto di prodotti non di prima necessità. 

Prima  di applicare questo metodo  occorre individuare il budget mensile a disposizione così da ripartirlo  in base alle voci di spesa. Per i lavoratori autonomi si suggerisce di  fare una media mensile degli introiti/incassi.

Dopo aver individuato il reddito disponibile bisogna fare il punto delle uscite mensili, suddividendole in tre diverse categorie: essenziali, obiettivi finanziari e spese discrezionali.

Se ci si  rende conto che le suindicate  percentuali sono troppo limitate per alcune voci occorre effettuare una ridistribuzione in base alle personali necessità. 

La modifica delle percentuali comunque non deve essere troppo rigida, perché ad esempio è inimmaginabile  condurre una vita rinunciando ad ogni tipo di piacere. Occorre poi evitare  di tagliare tutte le spese indirizzate  al risparmio e all’investimento, l’unica voce che consente  di incrementare  il budget a disposizione nel medio-lungo termine. Occorre dare sempre un occhio ai costi degli investimenti. Se  sembrano elevati confrontarsi col proprio Gestore. La sottoscrizione di una polizza `danni` ci potrebbe consentire di evitare di depauperare la liquidità accantonata per far fronte ad eventuali imprevisti. Il costo del premio è decisamente inferiore a quanto si dovrebbe spendere per far fronte al danno.  La presenza dei figli, poi, è sicuramente un elemento in più da tenere in conto, e che pesa sul bilancio, ma che senz’altro sono fonte di felicità, opportunità e vantaggi: si aumentano le attività da fare in comune, si trasferiscono competenze, si può far acquisire loro una certa consapevolezza economica. Uno strumento di budget classico ma sempre utile è la mitica paghetta, che può essere elargita in denaro contate o su carte ricaricabili. Educativa per i figli, che impareranno a gestire in autonomia un piccolo budget, meglio se settimanale che mensile. Utile per il bilancio familiare, perché se si tolgono le spese essenziali per i figli, tutto il superfluo dovrebbe essere gestito con la paghetta, e rimarrebbero fuori, a carico dei genitori, solo le spese davvero straordinarie.


A cura di Francesco Megna